Avvocati esperti in successioni ed eredità

Lo Studio Legale Nuzzo – Di Michelangelo

è specializzato nell’assistenza in materia di successioni e eredità

Fornisce consulenza nella fase pre e post testamento, in quella di definizione delle pratiche successorie, sia fiscali sia catastali, ed in quella eventuale di gestione del contenzioso successorio.

Avvocati specializzati in successioni e eredità

La fase della successione è una delle più difficili prove di tenuta di interi nuclei familiari. Padre, madre, fratello o zio, fino a prima della morte del soggetto, vivevano all’interno di una bolla di serenità che purtroppo spesso si infrange al momento dell’avvio della successione.

Una delle problematiche storicamente più sentite, e più umanamente delicate, per i nuclei familiari è proprio quella relativa alla corretta suddivisione ereditaria dei beni, mobili – immobili o semplice liquidità, di proprietà del soggetto, familiare o non familiare, passato a miglior vita.

Nella fase successiva alla morte, a causa di una mancata preventiva definizione dei rapporti da parte del soggetto, definito de Cujus, vengono a crearsi contrasti interpretativi circa le sue reali intenzioni in vita per quanto concerne la collocazione dei propri beni; tali contrasti implicano lo sgretolamento di rapporti familiari fino a quale momento apparentemente idilliaci.

L’unico modo per evitare l’avvio di tali contrasti sarebbe la sistemazione, in vita, degli interessi economici di ogni persona mediante consulenza di uno studio legale che mette a disposizione un team di Avvocati esperti in successioni e eredità.

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Successione Post Mortem

La successione a causa di morte, nota anche come successione mortis causa, rappresenta la fase naturale, ed obbligatoria, del fine vita di ogni essere umano relativamente ai beni ed ai diritti del soggetto deceduto.

La successione nei diritti del povero deceduto è suddivisa in due macro aree:

  • successione legittima, prevista quando il deceduto non abbia lasciato indicazioni con testamento, è la legge che stabilisce a chi ed in che modo sarà attribuito il patrimonio ereditario;
  • successione testamentaria, fondata sulle ultime volontà contenute nel testamento. Prevede la possibilità del defunto di predisporre mentre ancora in vita, seppur in parte in alcuni casi, un piano di suddivisione del proprio patrimonio.

Un’ulteriore suddivisione, seppur complessa, è quella relativa alla differenza tra:

  • Eredi – coloro cui è assegnata la titolarità del patrimonio o di una quota del patrimonio del defunto (de cuius);
  • Legatari – coloro cui sono assegnati singoli diritti, reali o di credito, facenti parte della massa ereditaria. I legatari possono essere indicati solo mediante testamento.

Libertà di decidere a chi lasciare i propri beni

Per la legge italiana non è possibile, in alcuni casi, decidere a chi lasciare tutti i propri beni dopo la morte. Esistono, infatti, delle quote di riserva, dette di legittima, che sono inderogabilmente destinate a determinate categorie di eredi – coniuge, figli ed ascendenti – soggetti che non possono essere esclusi con il testamento, a parte alcune particolarissime eccezioni.

Accettazione dell’eredità

Una volta definita la posizione di erede, o meglio di chiamato all’eredità a causa della morte di un determinato soggetto, si dovrà procedere con la fase della eventuale accettazione dell’eredità.

L’accettazione dell’eredità può essere

  • espressa, quando, in un atto pubblico o in una scrittura privata, il chiamato all’eredità dichiara di accettarla oppure assume il titolo di erede
  • tacita, quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede.

Il diritto di accettare l’eredità o di rinunziarvi si prescrive in dieci anni dall’apertura della successione.

Divisione ereditaria

Il patrimonio ereditario viene trasferito agli eredi come una massa unica ed indistinta e ciascun erede è titolare di una quota, ideale, di ciascun bene facente parte della massa.

Il patrimonio, perciò, potrà essere diviso tra i vari eredi in modo che ciascuno diventi intestatario di singoli beni individuati.

La divisione ereditaria può essere di tre tipologie:

  • Contrattuale, quando deriva da un accordo tra i coeredi, che viene poi trasfuso in un atto pubblico.
  • Giudiziale, quando uno o più coeredi avviano un apposito giudizio che si conclude o con un progetto di divisione predisposto dal giudice ed approvato dai coeredi oppure, in caso di disaccordo, con una sentenza.
  • Per testamento, quando con il testamento il testatore ha dettato delle disposizioni per la formazione delle porzioni o ha diviso i beni tra i suoi eredi.

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Considerata la particolarità e complessità della materia successoria, le informazioni riportate in questa pagina hanno il solo scopo di consentire un primo inquadramento degli argomenti, senza alcuna pretesa di esaustività.

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